“Un cristiano non può mai essere triste !”

Papa-Francesco-rilancia-turismo-religioso-nel-Mondo_h_partbNon siate mai uomini e donne tristi: un cristiano non può mai esserlo!”. Parola di papa Francesco e parola quantomai attuale, anche in quel di Pistoia e dintorni, in comunità ecclesiali troppo spesso immusonite e incapaci di un sorriso. Parole pronunciate all’inizio di una settimana che parla di dolore e di morte, ma si conclude con ciò che noi sappiamo e di cui dovremmo essere testimoni inevitabilmente lieti.

Sull’ultimo numero de “La Civiltà Cattolica” uno scritto di padre Giovanni Cucci (“Umorismo e vita spirituale“) ricorda come (“contrariamente a una certa visione seria e castigata della vita religiosa”) l’umorismo rappresenti “un elemento prezioso per una vita sana ed equilibrata anche dal punto di vista spirituale perchè ha molto a che fare con il gratuito, la creatività, l’intelligenza, tutte componenti indispensabili anche per il rapporto con Dio”. L’umorismo, insomma “può diventare un ingrediente prezioso per il cammino spirituale, aiutando a operare cambiamenti, a migliorearsi, ad apprezzare maggiormente la propria vita perchè consente all’uomo di trovarsi a suo agio nella relazione con Dio”.

Tra il rifiuto della tristezza cui ci invita papa Francesco e il ricorso all’umorismo (“Dammi, Signore, il senso dell’umorismo. Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo, per scoprire nella vita un po’ di gioia e farne parte anche agli altri” pregava Tommaso Moro) c’è un vasto spazio, affascinante da calpestare anche con i nostri progetti pastorali.

O no?

Published in: on 25 marzo 2013 at 10:00  Comments (2)  
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2 commentiLascia un commento

  1. Non è un commento, è una domanda. Questa Chiesa è in grado di indicare -nel mondo contemporaneo- un modello di vita da proporre,
    in quanto proponibile,ai giovani di oggi?

  2. Con permesso: in questo mondo in peccato mortale, oppresso dalla tirannide “democratica” delle istituzioni corrotte, come si fa a danzare e gridare alleluia? Solo chi severo con se stesso, chi si tiene alla larga dalle comunit e porge la mano al singolo fratello in Cristo, in Allah o in Vattelappesca, recupera la serenit e la pace dell’anima. Date: Mon, 25 Mar 2013 10:00:50 +0000 To: silvalentauser@hotmail.it


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