A proposito di credito cooperativo e speculazioni, logge segrete e manovre, furbacchioni e povera gente.

“La Cassa Rurale è nata nella parrocchia di campagna … e nonostante essa sia una piccola banca, lascia alle banche tutte le speculazioni finanziarie … tutte le manovre della borsa e del cambio … Disciplina e moralizza l’uso del denaro o come risparmio o come credito. Questa sua azione modesta e limitata ma altrettanto utile, ha potuto neutralizzare quell’azione malefica, deleteria, immorale e umiliante che si chiama strozzinaggio! Ritogliete le Casse Rurali e riaprirete le porte a tutti gli strozzini i quali, segreti e occulti più di tutte le massonerie del mondo, sfuggono a tutte le leggi … ” (don Orazio Ceccarelli, 30 ottobre 1925, Pistoia)

Per chi non lo ricorda, o non lo sa, don Orazio Ceccarelli (1896-1927) era un sacerdote pistoiese. Grande “facitore” di Casse Rurali, difese e organizzò la povera gente. Il 27 marzo 1927 – ha scritto Gerardo Bianchi in un volume che ne riporta il notevole apporto al movimento cattolico pistoiese e non solo – “i suoi finerali furono splendidi. Dietro la bara c’erano i poveri”.

Perchè ricordare tutto questo? Proviamo a indovinare?

Published in: on 31 luglio 2010 at 19:03  Comments (15)  

Stolto

“Stolto”. Parola desueta nel linguaggio di oggi e in una cultura che preferisce il termine opposto (“astuto”) anche perché pare davvero “stolto”, oggi, non essere “astuti”.

Ma Dio bolla in questo modo (“stolto”) l’uomo ricco la cui campagna aveva dato un raccolto abbondante. E’ “stolto”, l’uomo ricco, se pensa di usare i suoi beni in termini oggi politicamente assai corretti e correnti (“riposarsi, mangiare, bere, divertirsi”).

Dio, un Dio antipatico secondo il comune pensare, gli “gufa” che da lì a poche ore gli verrà un coccolone. Dio, un Dio impiccione, gli pone una domanda piccola piccola (“Quello che hai preparato, di chi sarà?”) che poi è l’eterna domanda del Qoèlet (“Vanità delle vanità: tutto è vanità”).

Non mancano gli esempi, sullo sfondo della prima domenica d’agosto, di comportamenti “stolti”. Che significa, oggi, essere “stolti”? E che significa essere “astuti”?

Mansueto, vescovo,
sul Vangelo di domenica 1 agosto 2010 (lc 12, 13-21)

Published in: on 28 luglio 2010 at 08:18  Comments (3)  

Simona, Jacopo e l’amore per i libri

Simona e Jacopo non li conosco. Leggo che stanno per sposarsi, a Pistoia, con rito civile. Lo faranno a settembre e, come tutte le giovani coppie che si rispettano, hanno messo una lista regali: solo che – appassionati di libri – hanno scelto un mezzo, e un fine, decisamente originali.

Non chiedono “cose” per sè ma invitano parenti e amici a depositare soldi presso la libreria di fiducia in modo che poi la bella biblioteca comunale della città (intitolata a San Giorgio) possa ordinare, in base alle somme raccolte, titoli di libri utili per tutti.

Sapete una cosa? Simona e Jacopo non li conosco, ma mi stanno parecchio ma parecchio ma parecchio simpatici.

Published in: on 26 luglio 2010 at 22:10  Comments (4)  

Privatizzare l’acqua? E noi cristiani?

Un milione e 400 mila firme contro la privatizzazione dell’acqua: presto si svolgerà, in Italia, un referendum per impedire che un bene così prezioso, indispensabile a ogni uomo, venga considerato “merce” puramente economica invece che “dono” derivante dalla creazione.

Il messaggio dei vescovi italiani per la seconda giornata dedicata alla salvaguardia del Creato trattava, qualche anno fa, proprio dell’acqua (“Bene comune e diritto”) aprendosi con un brano della Scrittura (“Il Signore vostro Dio vi dà la pioggia in giusta misura, per voi fa scendere l’acqua”) e sottolineando la “destinazione universale” dell’acqua.

Alla vigilia di una nuova Giornata per la salvaguardia del Creato (1 settembre 2010), mi chiedo come sia possibile che tutti i cristiani, ma proprio tutti, anche in Italia non si ribellino contro i tentativi di rendere privato, traendone immondo profitto, ciò che appartiene a tutti.

“Ribellatevi, ne avete l’età”, diceva – per altre questioni – don Lorenzo ai suoi ragazzi di Barbiana. “Ribelliamoci, ne abbiamo sempre l’età”, dovremmo dire tutti noi, che andiamo in Chiesa, davanti a chi vorrebbe appropriarsi dell’acqua.

O no?

Published in: on 22 luglio 2010 at 08:54  Comments (4)  

In discoteca a spese dei servizi sociali. Giusto?

La logica è quella della “riduzione del danno” e si applica anche ai tentativi (non so quanto riusciti) di trovare soluzioni al fenomeno delle stragi “da sabato sera”.

Numerosi i “pullman” messi a disposizione (in molti casi a totale carico finanziario dei servizi sociali. E questo aprirebbe anche un ulteriore, specifico, fronte di riflessione) per accompagnare a notte fonda, nelle discoteche più alla moda, ragazze e ragazzi altrimenti minacciati dai pericoli di mettersi alla guida, al mattino, stanchi e magari “fatti” da pasticche, sostanze, alcool.

Una logica, quella della “riduzione del danno”, che posso perfino comprendere ma che proprio (discorso da “vecchio”?) non mi piace, trovandola addirittura giustificante se non “incentivante” rispetto a comportamenti sballati e sballanti.

Che bello – sarebbe – riuscire a testimoniare a questi ragazzi che il vero “sballo” si chiama Gesù; che credere in uno come Lui non significa essere “musoni”; che ci si può divertire anche senza sottostare, come pecoroni, alle “mode” sempre e comunque pilotate da qualcuno che ha non pochi interessi in pasta …

Published in: on 18 luglio 2010 at 12:57  Comments (2)  

Il banchiere e il vescovo

“Certe decisioni sono comprensibili, ma se il vescovo accorpasse un certo numero di parrocchie noi non ci intrometteremmo”. Così un banchiere, presidente di un gruppo nazionale, in una dichiarazione resa a un quotidiano che chiedeva un commento sulla preoccupazione espressa, a Prato, dal vescovo di quella diocesi in merito alla fusione, per incorporazione, della locale Cassa di Risparmio in un gruppo bancario di maggiori dimensioni. Quello, appunto, presieduto dal banchiere.

Esprimendo quelle preoccupazioni il vescovo non aveva certo invaso spazi altrui, competenze improprie, ma aveva benissimo dato voce ai timori della sua comunità davanti alla perdita di autonomia di una banca che, storicamente, è stata importante per la comunità locale. Per il banchiere, invece,  “non c’è più spazio per i romanticismi perchè dobbiamo pensare all’efficienza”.

La reazione dell’uomo di banca sui timori del vescovo è davvero emblematica rispetto a un atteggiamento molto diffuso: pregate pure, cattolici, nelle vostre chiese e fate pure tutte le riunioni che volete, nelle vostre sacrestie. Ma il resto lasciatelo a noi. Non vi dovete permettere di aprire bocca.

Published in: on 14 luglio 2010 at 14:07  Comments (3)  

Un libro per l’estate

Fra i tanti libri comprati negli ultimi mesi e messi su uno scaffale in attesa di “tempi migliori” per leggerli, adesso che il “tempo migliore” per eccellenza (l’estate) è arrivato, c’è un Antonio Sciortino (direttore di “Famiglia Cristiana”) sul rapporto con gli immigrati, un piccolo volume di un mio collega, Paolo Ciampi, dedicato a “Gigetto del Bicchiere”, l’ultimo dei “poeti” della Montagna Pistoiese. C”è un Erri De Luca …

Ce ne sono almeno una dozzina, di libri comprati e non ancora letti. Mi chiedo se sia normale non avere “tempo” per leggere (o rileggere) un libro. Qualcuno può aiutarmi, magari raccontando anche qual’è – e perchè –  il suo libro ancora da leggere per questa estate 2010 ?

Published in: on 8 luglio 2010 at 14:47  Comments (3)  

Grazie, presidente Chiti

“Mi auguro che la Corte prenda atto della legislazione italiana e del Concordato del 1984 e non crei un problema che rappresenterebbe una forzatura nei confronti di un Paese: che un simbolo, religioso ma presente anche nella radice storica e culturale nostra e di altri Paesi, venga rimosso”. Cosi’ il Vice Presidente del Senato, Vannino Chiti a One-O-Five Live, il canale in italiano della Radio Vaticana, commentando l’esame del ricorso presentato dall’Italia presso la Corte di Strasburgo contro la sentenza che impone di togliere il crocifisso dalle aule.
  “La prima difesa presentata dal Governo – sottolinea Chiti – fu del tutto sbagliata, basata su argomenti politici e non giuridici. Il ricorso e’ stato invece portato avanti bene e lo abbiamo sostenuto perche’ su questi temi non esistono maggioranza o opposizione ne’ destra o sinistra”.

Grazie, presidente Chiti.

Published in: on 2 luglio 2010 at 18:52  Lascia un commento